martedì 10 febbraio 2009
martedì 30 dicembre 2008
LA STORIA DEI NOMI... la storia di una vita.. gioie e dolori dei nomi!
sabato,13 dicembre 2008 .. è una giornata di quelle Mega.. ho sentito la mia Regina e realizzato un sogno.. a Scuola.. nell'Ist. EINAUDI e PASCOLI!
.. che giornata Mega galattica e che scuola, certo dipende molto dalla Preside! La Prof..ssa L. Schivardi è imbattibile e bravissima, valorizza le mamme, Acr e gli alunni! Nella foto con la Preside vediamo due Insegnanti.. direi senz'altro le migliori, poi il Presidente dell'Associazione Nazionale che opera nelle Scuole JUNISCUOLA, Leonardo DONOFRIO!
Nella foto sotto vediamo la Prof.ssa Schivardi all'opera.. sta spiegando ai genitori e ai parenti il programma della giornata, ivi compresa la premiazione dell'Oscar Internaz, della POESIA! 75 dei suoi ragazzi alunni della 2a A .. C e D, pensate cari lettori, hanno composto in classe, delle POESIE stupende! Bravissimi alunni vi meritate la medaglia e il libro che avete vinto!
Il Vice Sindaco di Asso Geom. Giovanni Conti e altri Consiglieri del Comune.. Asso è migliorata tantissimo sotto l'Amministrazione CONTI!
Ad Asso di recente è mancato MOROSINI Anacleto, un ns Socio Fondatore di Centro Ricerche Vallassinesi e di Acr/Crv IL VALLASSINESE che è collegato ad ACR ACCADEMIA IL MILANESE.. era il + anziano 93 anni.. ma sapeste come li portava bene.. mi diceva, solo un paio di settimane fa.. Merzario, vai avanti, io sarò sempre al tuo fianco, occorre fare del bene x la comunità e noi (io e te ndr) ne facciamo parecchio, mi dispiace lasciare il testimone a te io credo di essere agli sgoccioli, comunque ti auguro di arrivare alla mia età e soprattutto che tu possa affermare come faccio io che :" sì.. ho avuto una vita tribulata.. guerre.. mancanza di cibo .. ho perso la prima moglie prematuramente.. gioie e dolori ne ho avute tante.. ma sono contento di avere passato una vita per gli altri.. e per me.. ora me ne posso andare tranquillo.. il mio segno l'ho lasciato!" Grazie Anacleto.. è a questo tuo discorso che pensavo quando in Chiesa ad Asso, sabato scorso ti abbiamo tributato l'ultimo saluto,la Chiesa di Asso era stracolma.. (non l'ho mai vista così piena.. prima dell'ultimo viaggio di uno di Asso,) intanto che uno dei tanti ex Sindaci di Asso il Dr. PAGANI finisse di dire ciò che tu hai fatto.. Pensavo che è questo .. quello che ci resterà di te è "IL TUO ESEMPIO".. mi dicevi .. tra l'altro " Merzario.. ricordati sempre che la parola spinge, ma l'esempio TRASCINA"! Ciao Anacleto Morosini, Vice Presidente del Centro Ricerche Vallassinesi, tra l'altro!.. sarai sempre con noi del Centro Ricerche Vallassinesi e là dove ci sarà bisogno d'una mano.. ti vedremo arrivare.. come sempre!
sdm
Un "segno" per tutta la vita
Lo, la chiameremo?… Matteo o Chiara, Alice o Camilla, Valentina o Sergio?
"Luigi, come mio padre, oppure Roberto come lo zio che non è più tornato dalla guerra?"… "Claudia, come la modella più bella del mondo se sarà femmina, Andrea se sarà maschio"… "Gemma, Martina, Federica, Maria, o forse Roberta: non abbiamo ancora deciso…"
Spezzoni di frasi che rincorrono frequentemente nei dialoghi di chi, in attesa di un bimbo, sia esso femmina o maschio, si interroga sul nome che dovrà accompagnarlo per tutta la vita. Rispetto rigoroso della tradizione, desiderio di novità per evitare il ripetersi di nomi consueti, sottomissione alle leggi non scritte della moda che impongono scelte troppe volte superate velocemente dal tempo, volontà di attribuire un nome ricco di significato, che riesca ad armonizzarsi con il cognome a cui dovrà abbinarsi: criteri diversi in qualche caso in conflitto tra loro, che si confrontano in un gioco a volte breve e senza sorprese, ma il più delle volte interminabile. Scegliere un nome è in effetti una notevole responsabilità, perché ci sarà qualcuno che porterà per tutta la vita il "segno" che qualcun altro gli ha attribuito.
Come ti chiami?
"Come ti chiami?"… "Piacere, Giovanni…" … "Abate Giorgio, Bianchi Luigia, Esposito Ramona…" … "Mi chiamo Davide e tu?"
Il primo riconoscimento di se stessi e il primo contatto con gli altri passa attraverso il nome, che può aprire alla comunicazione oppure rappresentare un vero e proprio ostacolo, difficilmente superabile perché il nome, qualche volta mascherato dietro un pietoso diminutivo, riappare crudele nei freddi elenchi e nei numerosi atti che determinano tutti i passaggi importanti della vita, dal certificato di nascita, a quello di matrimonio, all’atto di acquisto di una semplice automobile e così via.
Attenersi alla tradizione?
La maggior parte dei nomi tradizionali nella nostra penisola ha un’origine cristiana; gli italiani li scelgono all’interno di una ristretta rosa che presenta notevoli differenze regionali legate a culti locali. Rosalia, Giovanni, Francesco, Luigi, Pietro, Giuseppe… nomi che il tempo ha rivestito di notevole autorevolezza e che spesso si tramandano di padre in figlio o da nonno a nipote.
Rompere con la tradizione?
Con una percentuale sempre più crescente gli italiani mostrano il desiderio di "originalità", che qualche volta è legato alla moda (annate di Morena e Samantha oppure di Diego e Armando, nomi presi a prestito dalle dive e dai divi del momento, nomi di provenienza straniera), qualche altra al desiderio di attribuire al nuovo essere umano non un semplice nome, ma tutto il significato che esso contiene.
In entrambi i casi la curiosità prevale, perché conoscere il significato di un nome, la sua origine, il giorno in cui si potrà fare festa, i personaggi che lo hanno portato con gloria, sarà il primo modo per affezionarsi e amare la persona che lo porterà. Ciascuno in realtà sarà poi in grado di trasformare il proprio nome in un segno di riconoscimento piacevole e gradito oppure antipatico e da rifuggire, in base a quanto saprà costruire…
Come utilizzare questo libro
Ogni capitolo contiene i nomi che iniziano con la medesima lettera dell’alfabeto e al suo interno troverete due elenchi separati, rigorosamente rispettosi dell’ordine alfabetico, facili da individuare: quello dei nomi originariamente maschili, e quello dei nomi femminili. Una scelta perfettamente funzionale a una ricerca veloce e a una rapida consultazione. Frecce semplici aiuteranno inoltre a una lettura incrociata, un vero e proprio gioco di rimandi: basterà andare al nome preceduto dalla freccia per trovare altre utili informazioni. Di ciascun nome vengono forniti, oltre al significato del nome, all’origine e all’onomastico, la spiegazione del nome, un accenno alla possibile personalità dell’individuo che lo porterà e le corrispondenze, così che sia più facile operare una prima selezione o colmare una generica curiosità. Attenti però, perché il testo può contenere informazioni alternative, in contrasto con quelle più comunemente accettate, oppure ulteriori elementi di conoscenza, con i quali completare i riferimenti necessari per arrivare a una scelta davvero soddisfacente.
"Luigi, come mio padre, oppure Roberto come lo zio che non è più tornato dalla guerra?"… "Claudia, come la modella più bella del mondo se sarà femmina, Andrea se sarà maschio"… "Gemma, Martina, Federica, Maria, o forse Roberta: non abbiamo ancora deciso…"
Spezzoni di frasi che rincorrono frequentemente nei dialoghi di chi, in attesa di un bimbo, sia esso femmina o maschio, si interroga sul nome che dovrà accompagnarlo per tutta la vita. Rispetto rigoroso della tradizione, desiderio di novità per evitare il ripetersi di nomi consueti, sottomissione alle leggi non scritte della moda che impongono scelte troppe volte superate velocemente dal tempo, volontà di attribuire un nome ricco di significato, che riesca ad armonizzarsi con il cognome a cui dovrà abbinarsi: criteri diversi in qualche caso in conflitto tra loro, che si confrontano in un gioco a volte breve e senza sorprese, ma il più delle volte interminabile. Scegliere un nome è in effetti una notevole responsabilità, perché ci sarà qualcuno che porterà per tutta la vita il "segno" che qualcun altro gli ha attribuito.
Come ti chiami?
"Come ti chiami?"… "Piacere, Giovanni…" … "Abate Giorgio, Bianchi Luigia, Esposito Ramona…" … "Mi chiamo Davide e tu?"
Il primo riconoscimento di se stessi e il primo contatto con gli altri passa attraverso il nome, che può aprire alla comunicazione oppure rappresentare un vero e proprio ostacolo, difficilmente superabile perché il nome, qualche volta mascherato dietro un pietoso diminutivo, riappare crudele nei freddi elenchi e nei numerosi atti che determinano tutti i passaggi importanti della vita, dal certificato di nascita, a quello di matrimonio, all’atto di acquisto di una semplice automobile e così via.
Attenersi alla tradizione?
La maggior parte dei nomi tradizionali nella nostra penisola ha un’origine cristiana; gli italiani li scelgono all’interno di una ristretta rosa che presenta notevoli differenze regionali legate a culti locali. Rosalia, Giovanni, Francesco, Luigi, Pietro, Giuseppe… nomi che il tempo ha rivestito di notevole autorevolezza e che spesso si tramandano di padre in figlio o da nonno a nipote.
Rompere con la tradizione?
Con una percentuale sempre più crescente gli italiani mostrano il desiderio di "originalità", che qualche volta è legato alla moda (annate di Morena e Samantha oppure di Diego e Armando, nomi presi a prestito dalle dive e dai divi del momento, nomi di provenienza straniera), qualche altra al desiderio di attribuire al nuovo essere umano non un semplice nome, ma tutto il significato che esso contiene.
In entrambi i casi la curiosità prevale, perché conoscere il significato di un nome, la sua origine, il giorno in cui si potrà fare festa, i personaggi che lo hanno portato con gloria, sarà il primo modo per affezionarsi e amare la persona che lo porterà. Ciascuno in realtà sarà poi in grado di trasformare il proprio nome in un segno di riconoscimento piacevole e gradito oppure antipatico e da rifuggire, in base a quanto saprà costruire…
Come utilizzare questo libro
Ogni capitolo contiene i nomi che iniziano con la medesima lettera dell’alfabeto e al suo interno troverete due elenchi separati, rigorosamente rispettosi dell’ordine alfabetico, facili da individuare: quello dei nomi originariamente maschili, e quello dei nomi femminili. Una scelta perfettamente funzionale a una ricerca veloce e a una rapida consultazione. Frecce semplici aiuteranno inoltre a una lettura incrociata, un vero e proprio gioco di rimandi: basterà andare al nome preceduto dalla freccia per trovare altre utili informazioni. Di ciascun nome vengono forniti, oltre al significato del nome, all’origine e all’onomastico, la spiegazione del nome, un accenno alla possibile personalità dell’individuo che lo porterà e le corrispondenze, così che sia più facile operare una prima selezione o colmare una generica curiosità. Attenti però, perché il testo può contenere informazioni alternative, in contrasto con quelle più comunemente accettate, oppure ulteriori elementi di conoscenza, con i quali completare i riferimenti necessari per arrivare a una scelta davvero soddisfacente.
Matteo
SIGNIFICATO: dono di Dio
ORIGINE: ebraica
ONOMASTICO: 21 settembre
È un nome ampiamente distribuito in tutta Italia, più accentrato al Sud nella variante Mattia. Ha una tradizione prevalentemente cristiana per il culto di s. M. Apostolo, autore del primo dei quattro Vangeli, e di s. Mattia che, alla morte di Cristo, fu scelto in sostituzione di Giuda. Come molti nomi ebraici è formato da due temi, il secondo dei quali è un’abbreviazione di Yahweh. Nella letteratura si ricorda il romanzo di Pirandello il fu Mattia Pascal, del 1904.
M. è schietto, deciso, solido, tenace, si impegna e riesce a ottenere ciò che si prefigge. È generoso ma anche attento ai conti, modesto e sicuro di sé, è un amico sempre disponibile, un marito fedele e premuroso, un collega efficiente.
Ama gli sport di squadra, poiché oltre all’esercizio fisico è portato per il cameratismo.
Corrispondenze: segno del Leone. Numero portafortuna: 7. Colore: giallo. Pietra: topazio. Metallo: rame.
Silvano Silvana
SIGNIFICATO: abitante del bosco
ORIGINE: latina
ONOMASTICO: 22 settembre
Il nome è diffuso in tutta Italia e continua il tardo personale latino Silvanus, l’antica divinità romana, parallela al greco Pan, protettrice delle selve, delle greggi e dei campi, raffigurata con una lunga barba e una folta chioma coronata di pino. Il nome è sostenuto dal culto nei confronti di s. S. vescovo e martire in Palestina e di s. S. confessore nei pressi di Bourges in Francia. Si festeggia anche il 10 febbraio, il 4, il 5 e il 24 maggio e il 1° settembre. S. possiede la fecondità della natura, la gioia di vivere istintiva di un animaletto del bosco, la generosità più pura che esista. Infaticabile, riservato, silenzioso, tenace e prudente, ama meditare in solitudine sui valori della vita. Ma tra una meditazione e l’altra che gioia sa dare a chi sta vicino.
Corrispondenze: segno del Toro. Numero portafortuna: 3. Colore: verde. Pietra: ambra. Metallo: ferro.
SIGNIFICATO: abitante del bosco
ORIGINE: latina
ONOMASTICO: 22 settembre
Il nome è diffuso in tutta Italia e continua il tardo personale latino Silvanus, l’antica divinità romana, parallela al greco Pan, protettrice delle selve, delle greggi e dei campi, raffigurata con una lunga barba e una folta chioma coronata di pino. Il nome è sostenuto dal culto nei confronti di s. S. vescovo e martire in Palestina e di s. S. confessore nei pressi di Bourges in Francia. Si festeggia anche il 10 febbraio, il 4, il 5 e il 24 maggio e il 1° settembre. S. possiede la fecondità della natura, la gioia di vivere istintiva di un animaletto del bosco, la generosità più pura che esista. Infaticabile, riservato, silenzioso, tenace e prudente, ama meditare in solitudine sui valori della vita. Ma tra una meditazione e l’altra che gioia sa dare a chi sta vicino.
Corrispondenze: segno del Toro. Numero portafortuna: 3. Colore: verde. Pietra: ambra. Metallo: ferro.
Renato Renata
SIGNIFICATO: rinato (a nuova vita)
ORIGINE: latina
ONOMASTICO: 12 novembre
È un nome ampiamente diffuso in tutta Italia, più compatto al Nord. La sua matrice è prevalentemente cristiana: veniva infatti imposto ai neofiti cristiani nel momento del battesimo, attribuendo al battesimo stesso il significato di una seconda nascita a una nuova vita spirituale. La diffusione è avvenuta sia per la ripetizione dei modelli francesi René e Renée, propri delle minoranze di lingua francese in Val d’Aosta, sia per il culto di s. R. vescovo di Sorrento nel V secolo, di santa R. di Lorena festeggiata il 23 aprile e di s. R. Goupil, medico ucciso dai pellirossa mentre segnava con una croce la fronte dei bambini indigeni. Fu il nome di una duchessa di Ferrara, figlia del re di Francia Luigi XII. Tra i personaggi celebri si ricordano il filosofo e matematico francese Descartes (1596-1650), lo scrittore francese de Chateaubriand (1768-1848), il pittore realista siciliano Guttuso (1919-1987) e le soprano Scotto e Tebaidi. L’animo di R. non è mai fermo, è sempre alla ricerca, sempre in bilico tra situazioni opposte; è sospeso tra la sensualità e il misticismo, la solitudine e la convivialità, l’egoismo più assoluto e la generosità più sfrenata. Questo atteggiamento lacerante è sicuramente fecondo e favorisce lo sviluppo delle facoltà intellettive soprattutto poetiche.
Corrispondenze: segno del sagittario. Numero portafortuna: 7. Colore: blu. Pietra: zaffiro. Metallo: mercurio.
Concetta Concetto
SIGNIFICATO: concepita (senza peccato)
ORIGINE: latina
ONOMASTICO: 8 dicembre
È un nome prevalente al Sud, anche nelle varianti Concettina, Concezia (diffuso in Abruzzo), Concetta Maria; come Concezione è invece tipico della Liguria. La diffusione del nome iniziò nel tardo Medioevo con la devozione per l’Immacolata Concezione di Maria Vergine, che sarebbe venuta al mondo senza la macchia del peccato originale. Dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX nel 1854 viene festeggiata l’8 dicembre. È un nome che si ritrova anche in Spagna, Paese di cui l’immacolata Concezione è patrona. Gli uomini per lei perdono la testa. Sarà per il suo fascino che deriva da un felice connubio di durezza e severità, timidezza e dolcezza. Tuttavia C. è un’insicura e per questo suo aspetto essa è estremamente vulnerabile.
Corrispondenze: segno del Sagittario. Numero portafortuna: 9. Colore: verde. Pietra: topazio. Metallo: ferro.
venerdì 6 giugno 2008
Comune di Milano
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Cultura Biblioteche
BIBLIOTECA COMUNALE DI MILANO
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